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Lifestyle

Sant’Ambroeus è passato e come da tradizione meneghina, non ci sono più scuse: è arrivato quel periodo dell’anno in cui bisogna armarsi di visore infrarossi e tuta antisommossa e avventurarsi in quella zona di cantina inesplorata da ben 349 giorni. L’obiettivo è – ragnatele permettendo – cercare l’occorrente per addobbare l’albero di Natale. La mission? Farne uno strafico secondo i propri gusti e la propria personalità (nota spesso dolente). Ecco 6 alberi tipo – e 6 tipi da albero – che puoi trovare a Milano:

1_L’Albero di Natale cotton candy

Credits immagini ,2

Si tratta sicuramente di un’imbruttita che ha imposto al fidanzato il mood barbie e ken – il mio grasso grosso plastic wedding. Probabilmente ha una 500 rosa cicca parcheggiata nel box e, sempre per la proprietà di Hello Kitty, ha unghie smaltate chilometriche e una LV che tra diametro e peso, corrisponde alla sua altezza in potenza. Adora addobbare l’albero con decorazioni rigorosamente in tinta e lucine a forma di cuore, diamanti e piume. Si, avete letto bene: aspettatevi un albero avvolto in boa rosa shocking che Elsa Schiaparelli levate.

2_L’Albero di Natale bianco o spruzzato di neve

Credit immagine

Un po’ hall di lusso, un po’ «sono minimalista e vegano, adoro i vernissage e leggo Baudelaire mentre sorseggio tè d’importazione»Un albero intellettuale-wannabe questo, per chi a Natale delizia i suoi ospiti con calici di cristallo, 2 dita di Ca’ del Bosco e Bossanova in sottofondo. Addobbi rigorosamente white e firmati, fiocchi di neve Swarovski e palline da collezione, sapientemente acquistate nei mercatini di Natale in giro per il mondo o fatte realizzare su richiesta dal tal artigiano disperso tra le montagne della Bielorussia. Albero di Natale in Duomo what, who?

3_L’Albero di Natale dark

Credit immagine

Il total-black è così ancorato in questa tipologia di Imbruttito che di separarsene – seppur per le festività – proprio non se ne parla. Togliereste a Marilyn Manson il suo iconico eyeliner? Non credo proprio. Le decorazioni predilette da questo dandy dalle tinte vittoriane, dal gusto però estremamente minimalista quasi tendente al nordico, vanno dai toni del grigio fumo di Londra al nero profondo, illuminati da lucine di rigorosamente bianco freddo o luce naturale. L’effetto finale? Tutt’altro che funereo! Per chi è convinto del contrario, bhè, potrebbe fare la fine di Babbo Nachele in Nightmare before Christmas.

4_L’Albero di Natale Tradizionale

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Un po’ vetrina di Harrods, un po’ revival dei bei tempi andati che furono. Questo Imbruttito tutto d’un pezzo ha a cuore i ricordi e non perde occasione per rispolverarli, Natale dopo Natale. Puntale, palline del dopoguerra e babbi natale di peluches inclusi. È probabilmente un geek dai calzoni corti – come dicono le nonne – color cachi in estate e maglioncino con la renna a Dicembre in ufficio perché mette allegria. Irrinunciabili sono per lui i film natalizi che ti costringerà a vedere sotto forma di estenuanti maratone da far lievitare, e levitare, gli attributi. Wingardium Leviosa!

5_L’Albero di Natale Vintage

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Più è vecchio e più ci piace. Se la polvere – da analisi biochimica – risale al 1920, ancora meglio. Riesumare l’albero dei bis bis nonni è quanto di più fico ci sia. Manco si trattasse di qualche papiro con lascito ritrovato in un reparto geriatrico. L’Imbruttita in questione – perché è di una lei che si parla – è la tipica da Market e shearling bombato anni ’60 che addobberà il suo abete in pvc con palline in raso della nonna e lucine, i cui standard di sicurezza sono illegali in almeno 10 stati dagli anni ’90. Ma ci piace, ci piace eccome!

6_L’Albero di Natale Alternativo

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… Che di altenativo forse, aveva inizialmente il concetto base, l’idea di fondo. Che sia fatto di plastica riciclata, bottiglie di vetro impilate, cartoni delle birre, piramidi di libri, stickers di dubbio gusto appiccicati alle pareti con tanto di aforismi a tema – e chi ne ha più né metta – l’importante è che sia a forma di albero ma, non sia un albero. Che faccia Natale ma, non troppo apertamente. Che sia a triangolo ma a anche un po’ a cubo. Di design ma sul DIY (do it yourself) andante. Chic ma non troppo, ecco, quanto basta, becero a sufficienza.

Insomma, che non sia come quello di quei banalotti dei tuoi amici! Ok?

Credits immagini copertina 1, 2

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