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Spesso si pensa che, per essere un Imbruttito DOC, basti nascere a Milano, sapere due o tre parole in dialetto e saper riconoscere i Giargana a naso (cosa che, di questi tempi, in metropolitana, è pure abbastanza facile).
Ma invece no: c’è solo un modo per scoprire se meritate il patentino di Imbruttito DOC.
Per saperlo, c’è il test qui sotto: bisogna aver fatto almeno 4 su 5 delle cose elencate. Perché altrimenti, siete solo chiacchiere e aperitivi analcolici:

1_La maturità

L’Imbruttito sa che la maturità è solo un momento di passaggio. Si approccia alla commissione con il piglio di chi deve farsi assumere. E infatti non porta la tesina, ma il CV. Lui non sostiene l’esame per verificare la sua preparazione: vende il suo brand. Quello che ha imparato è secondario. ciò che importa è come lo sviluppa in ottica di business.
(Se ha fatto il classico, sa che il latino è solo l’inglese dei tempi andati).

E soprattutto, alla fine, non ringrazia e se ne va, ma chiede le reference di chi lo ha interrogato. Voglio dire: un minimo di credibilità te la devono fornire anche loro, o no? Certo, lo si chiede sempre con la solita modestia e pacatezza…

2_L’incidente con la macchina del papi

Se alle 3 di notte non ti sei mai ritrovato in circonvalla con la macchina ferma davanti a un Giargana che ha confuso lo stop con la linea di un traguardo da tagliare, la tua vita è priva di un elemento fondamentale per diventare adulti: la paura di dover affrontare l’unico mostro della tua vita, tuo padre (sì, lo so, sembra una banalità, ma ci sono migliaia di appartamenti al mare di proprietà di psicologi che confermano la questione).

Il mio, per dire, ha risposto al telefono e, quando ha capito cosa era successo, voleva sapere solo una cosa: non come stessi, non se avessi ragione o torto, non se vi fossero altre vittime, ma solo «Ma la macchina com’è messa?», neanche fosse l’elegantissima Ferrari di Lapo Elkann.
Perché quella è l’unica variabile che non conosce. Che il figlio fosse un pirla, lo sapeva già.

3_Il Campari di troppo

Ogni aperitivo è dominato da due fasi: quella in cui ordini un Campari e quella in cui hai ordinato un Campari di troppo.

Ma il Campari in più, proprio come il giocatore che entra in campo e ti risolve le partite, è quello che ti cambia la serata. Puoi provare a gestire la cose e fare finta di niente, ma saresti un principiante. L’Imbruttito non nega mai: beve un sorso e si vanta di essere a suo agio come un arancino incastonato tra gli addominali di Cannavacciuolo. E per dimostrarlo, riesce persino ad imbastire una trattativa di compravendita di automobili tra un signore anziano che ha una bella macchina, pochissimi chilometri, e un ragazzino che ha appena preso la patente e non ha molti soldi. Tutti felici, il ragazzino offre un altro Campari esagerato al suo nuovo eroe.

4_I Caramba a fine serata

Concordando tutti sul fatto che chi guida non beve, chi balla non suda e chi dorme non piglia pesci; la paletta a notte fonda e la strada per tornare dall’Idroscalo sono come i brufoli, la frustrazione e l’adolescenza: strettamente collegati.

Qui il Giargiana si distingue dall’Imbruttito per un semplice atteggiamento: il Giargiana nega di essere sbronzo persino quando il militare di turno gli fa notare che sta parlando con il suo pacco, forse è il caso di guardarlo in faccia; l’Imbruttito invece lancia la sfida: «Colonnello, io sono pulito. Io sono uno che lavora, mica posso starmene in giro a perdere tempo con il primo Poncharello che passa!»

5_Il trauma della domenica mattina

Se c’è una cosa che unisce il Giargiana e l’Imbruttito (una cosa sola, eh!) è la mamma. E non c’è genitrice al mondo che, la domenica mattina, dopo che suo figlio è stato fuori tutta la notte fino alle 6, non lo punisca attaccandosi all’aspirapolvere e iniziando a far girare per casa i profumi del pranzo. Lei dice di no, ma è chiaro che lo fa apposta.

Qui il Giargiana attacca a urlare, maledicendo la sua famiglia fino al bisnonno del nonno (materno). L’Imbruttito invece assimila le 2 ore e mezza di sonno con l’energia di un giovane Briatore, ringrazia la madre del candido risveglio e si presenta, alle 10.45, in splendida forma al solito baretto per raccontare agli amici l’avventura della notte precedente.

È tutta una questione di dettagli: perché il Giargiana vede il sonno come elemento necessario, l’Imbruttito come una candidissima fisiologica rottura di balle.

credit immagine di copertina

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