Tra maggio e giugno molte, forse troppe coppie si sposano. Il vero sbatti di dover seguire tutti tutti ‘sti matrimoni è che magari si fanno pure nel paese della sposa, a Giargialand, e c’è da spararsi pure il viaggio, capire dove alloggiare, sorbirsi le presentazioni a gente sconosciuta che non porta business, avere l’ansia del regalo e della domanda degli amici «oh ma quanto dai tu per il wedding?» «ma fatti i c***i tuoi». Senza dimenticare che bisogna cuccarsi pure la cerimonia e il ricevimento, che nei casi meno Imbruttiti d’Italia può diventare una roba talmente lunga da segnalare alle autorità come tentativo di sequestro di persona.

C’è però un momento importante prima del matrimonio che i futuri sposi uomini vivono in compagnia dei propri amici e di qualche imbucato. Un atto necessario, nel quale il QI medio maschile sprofonda più velocemente degli indici di borsa nel 2008, e in cui la dignità diventa di colpo il peggior nemico.

È l’addio al celibato.

Il punto è che, analizzando la popolazione in questione con un’attenta metodologia scientifica alla Albertone Angela, si possono notare alcune impercettibili ma significative differenze socio-culturali tra il campione di addii al celibato Imbruttiti e quelli da Giargiana.

E allora vediamo le 5 principali differenze:

1_La preparazione

L’Imbruttito, per l’occasione speciale, è disposto a uscire alle 17 del venerdì, con il percorso verso destinazione già impostato, 2 o 3 localini con tavolo giusto prenotati e un paio di bocce di shampo già in fresco. Gli sta ampiamente sul cazzo che guidino gli altri, ma per l’occasione accetta di essere tirato su sotto l’office dai quattro amici con i quali passerà ‘ste 48h.

Il Giargiana ha un piano un po’ diverso. Le modalità più in voga sono quella del rapimento o della finta, per cui il futuro sposo, con uno stupore sincero quanto una lacrima di Barbara D’Urso, viene a sua insaputa portato in un luogo di perdizione. E i 24 amici con cui sta per partire, che hanno organizzato il tutto su una chat whatsapp intitolata «Peppino game over» o «Chiccuzzo a scopare», hanno già preparato una scatola di preservativi a testa, un profumo sottomarca comprato in offerta al Carrefour e la playlist Ignoranza travel con tutti i pezzi più ritmati e con meno testo possibile dall’89 a oggi.

2_L’outfit

L’Imbruttito ha messo in valigia il set di camicie leggere e una magliettina bianca per fare un po’ l’easy nel weekend. Durante l’addio al celibato è anche disposto a slacciarsi non solo il primo, ma addirittura il secondo bottone della camicia, mettersi i pantaloni corti e via, lasciarsi andare.

I Giargiana si riconoscono subito. Purtroppo. Hanno deciso che l’addio al celibato è squadrismo puro, una cosa seria in cui ogni personalità deve essere annientata, nel modo di interloquire (interagendo solo tramite cori creati ad hoc) e pure nel vestiario. Per questo, l’organizza-addio-al-celibato-ignorante è già andato settimane prima da uno specialista e si è a fatto creare le magliette, o canotte, tutte uguali per l’occasione. Gialle, fluo, blu elettrico o nere con scritte impegnative del tipo «Gli amici dello sposo», «Stasera per Giggino è l’ultimo jolly» o il grande classico «Condannato a nozze». E come la difesa del grande Milan li vedi muoversi tutti insieme, compatti, su e giù a seconda di dove si spostano i tanga delle più fighe o le bottiglie di vodka e redbull dei camerieri. Intanto, il futuro sposo, in mezzo a loro, ha per l’occasione ricevuto l’outfit premium da pene o bananone. Puro stile.

3_La location

Per l’Imbruttito, il Giangi, il Carlo e il Luchino hanno vagliato diverse opzioni: una sciatina in un posto ad aprile/maggio raggiungibile da San Babila in 4 o 5 ore di car, oppure un classico come Formentera o Ibiza a giugno (che si può accettare dai, non come ad agosto quando aprono le gabbie e sembra di stare in Italia). Buon livello di figa e giusta atmosfera, senza fare i maranza grazie.

Per il Giargiana, gli amici hanno già messo tempo prima sul mappamondo le bandierine dei posti papabili, incrociando i dati, come dei veri analyst specialist, considerando: quantità di figa, con informazioni raccolte da blog di settore e da amici degli amici che hanno detto che li hanno scopato dibbruttominchiaoh; livello di costo dell’alcol, per cui ottimizzare le risorse economiche al fine di raggiungere asap l’obiettivo del coma etilico, assolutamente richiesto come entry level per un buon addio al celibato; quantità e vicinanza rispetto ai mezzi pubblici di locali abbastanza grandi e rinomati, con DJ chespaccaaaaa; geolocalizzazione dei migliori night club con listino annesso. Ed ecco che il sistema utilizzato restituisce sempre, dopo importanti e precisi calcoli, le opzioni: Riccione, Praga, Lloret de mar, Magaluf.

4_The Day After

Fatta ‘sta festa? Sì dai, bel party, ora basta, per l’Imbruttito che ha già gli sbatti del lavoro e quelli per organizzare ‘sto cazzo di matrimonio che mannaggia quando è venuta in mente questa idea («ora capisco perché quelli con il cash si fanno la wedding planner, che sembrava una Giargianata»). Ed il giorno dopo alle 10 ha già ripreso a mandare i suoi update via mail.

Il Giargiana, il giorno dopo, non ce la fa e non va a lavoro.

5_Il fotoreportage

Che faccia tirata con quel selfie che c’ha l’Imbruttito: pesanti quei due cuba in più. Minchia che rosso pure il Giangi, al tavolo sono partite quelle 5 o 6 foto insieme a quelle due fighettine, che poi arrivano via mail a lavoro (ocio a non farsi sgamare però).

La cumpa del Giargianello ha, invece, fermato con pressing sistematico e forsennato tutte, TUTTE, le ragazze di tutti, TUTTI, i locali, per chieder loro di fare una foto con lo sposo. Il materiale fotografico è stato raccolto insieme a quello in cui futuro sposo e amici si trovavano davanti a scodelle di beveroni che se avessero contenuto acqua ci si sarebbero potute idratare regioni intere dell’Africa. Tutto questo importante reportage è stato condiviso nel gruppo whatsapp che, dal day after, ha un nuovo naming come «Questo poi lo facciamo brillare», «Top secret», o anche «È stato too much».

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