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Lifestyle
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Mancano poche ore alla grande soirée che tutte le celebrity, i vip, i socialite e le salme criogienizzate di Renato Balestra e di qualche politico della Prima Repubblica attendono ogni anno con grande fervore, portando glamour e una sana dose di trash-chic sul tappeto rosso di piazza della Scala. E anche noi non possiamo sottrarci all’emozione di scoprire la sobrietà di Daniela Santanché, le sottovesti in pizzo di Valeria Marini direttamente dalla sua collezione Seduzioni Diamonds, o i grandi progressi fatti dalla chirurgia estetica sui volti gonfi di qualche accompagnatrice sconosciuta.

Sto parlando, ovviamente, della Prima alla Scala, la serata di inaugurazione che dà il via alla stagione operistica più importante d’Italia e che tutto il mondo ci invidia! (o almeno è quello che dicono a La Vita in Diretta).

Ma lo sapete qual è stata la prima opera rappresentata in questa occasione? O quale fantasma, pare, viva tra le sue mura?

Ve lo sveliamo noi qui sotto insieme ad altre curiosità.

Perché si chiama alla Scala

Non c’è nessuna scala magica verso l’aldilà. Il nome deriva dalla chiesa che sorgeva nella piazza, la chiesa di Santa Maria alla Scala. Che fu poi demolita per ordine di Maria Teresa d’Austria per far spazio al Teatro.

La prima Prima del 7 dicembre

Fu l’opera lirica I Vespri Siciliani di Verdi, diretta da Victor De Sabata, con protagonista Maria Callas. L’uso di inaugurare il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, risale al 1951. Prima di questa data, l’inaugurazione della stagione si svolgeva sempre il 26 dicembre.

Un teatro infestato?

Leggenda vuole che il teatro sia abitato dal fantasma di Maria Malibran, celebre soprano del XIX secolo, morta giovanissima. Altri invece dicono sia lo spirito di Maria Callas. In ogni caso, chissà quanto le costerà l’affitto!

Il palchetto numero 13

Interamente ricoperto di specchi, disposti in modo da poter osservare ogni angolo del teatro, questo palchetto era diverso da tutti gli altri. Non sappiamo a quale famiglia appartenesse, ma sicuramente soffriva di manie di persecuzione.

Il punto Callas

Individuato dalla cantante stessa, si trova sul palcoscenico ed è il punto esatto da dove, sempre secondo Callas, la sua voce leggendaria arrivava ovunque e in maniera limpida.

Il primo teatro illuminato

Il Teatro alla Scala fu il primo teatro nel 1883 ad essere dotato d‘illuminazione elettrica. L’inaugurazione avvenne la notte di Santo Stefano, in occasione della prima della Gioconda di Ponchielli, durante la quale la Centrale di Santa Radegonda accese ben 2.450 lampadine elettriche.

Articolo scritto da Maurizio Binetti

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