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Milano punta a esser sempre più green, resiliente, connessa, globale, attraente, inclusiva. Dopo gli 88 quartieri da chiamare ciascuno con il proprio nome, il piano del governo del territorio Milano 2030, che già si promette di elevare alla N il numero di parchi e alberi, strizza l’occhio ai giovani.

Nei prossimi anni infatti è stimato che la nostra città accoglierà 50mila residenti in più, tutti d’età compresa tra i 19 e 34 anni. Il Comune giustamente non vuol farsi trovare con le mani in mano: l’obiettivo è quindi incrementare le case in affitto a prezzi convenzionati, perché si sa, le esigenze sono tante ma i portafogli striminziti.

Per le fasce di reddito medio-basse i bilocali saranno affittati a circa 300 euro al mese.

Sul sito del Comune si riporta che l’intento è «consentire ai privati di superare l’indice di edificabilità massima negli ambiti della città accessibili mediante la realizzazione di edilizia sociale in locazione, in vendita di tipo agevolato e co-abitazioni e riducendo la richiesta di dotazione per servizi per gli interventi di edilizia libera, a patto che si preveda una quota di affitto, con l’obiettivo di aumentare l’offerta e calmierare quindi i prezzi».

Non a caso, sono state individuate 9 aree destinate all’edilizia sociale in cui vi saranno 7500 nuovi alloggi a prezzi accessibili.

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