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A Milano il boom di studenti fuori-sede ha portato molti a domandarsi quanto effettivamente possa costare un mese da studente nella terra promessa meneghina. 

Una domanda a cui due studenti del master della scuola di giornalismo Walter Tobagi della Statale hanno dato risposta: 985 euro.

È questo il risultato del sondaggio a cui hanno partecipato oltre 200 studenti iscritti alle varie università milanesi. Un’analisi che non considera esclusivamente elementi essenziali come affitto e cibo, ma che calcola la spesa mensile anche in termini di trasporti, libri, attività extra e svago. 

Manco a dirlo, il grosso di questi 985 euro viene speso per l’affitto di una stanza, singola (48%) o in condivisione (28%) che sia. Un costo medio di circa 410 euro mensili a cui si devono aggiungere molto spesso le bollette, quasi mai incluse, che comportano un ulteriore esborso di circa 46 euro. 

Ovvio, non si vive di solo alloggio, e la seconda categoria più ingombrante del budget è occupata dal cibo, prodotti per la casa e igiene personale. 142 euro mensili che, stando all’odore che a volte si respira in metropolitana, speriamo arrivino presto a 145. 

Per quanto riguarda le scelte per gli acquisti, poi, è il supermercato a farla da padrone con l’89% delle preferenze, distaccando così nettamente il discount fermo al 18%. 

Incredibilmente la spesa online non sembra decollare tra gli studenti (8%), battuta persino dal mercato (9%). Il piacere di sentire che faccio lascio? al banco salumi è qualcosa di davvero irrinunciabile. 

Seguono i trasporti, perché diciamocelo, vivere a Milano senza abbonamento Atm è come andare a caccia senza il fucile. I mezzi pubblici sono scelti da ben il 94% dei partecipanti al sondaggio, così come sono anche popolari le biciclette a noleggio (22%) e il car sharing (25%). 

Una spesa complessiva che si aggira intorno ai 27 euro mensili a cui possono però venirne aggiunti circa 32 euro se si sceglie di tornare a casa dai genitori più spesso. 

Purtroppo per studiare continuano a servire i libri e anche quelli non c’è verso che vengano forniti direttamente dall’Ateneo. 115 euro annuali che possono diventare 500 o 600 se hai la malsana voglia di studiare Medicina o Giurisprudenza. 

E per divertirsi? Preventivate almeno 200 euro al mese. La grande maggioranza degli intervistati si concede il lusso di una cena fuori almeno una volta a settimana, accompagnandola nel 90 per cento dei casi con un’ulteriore serata fuori. 

Per la vita notturna è il Pub a farla da padrone (80%), surclassando così sia il cinema (41%) che la discoteca (39%).

Vi ricordate quando da ragazzini i vostri genitori vi davano giusto i soldi dell’ingresso in discoteca per evitare vi sbizzarriste in una degustazione di sostanze proibite? 

Quei magici 20/25 euro con cui dovevi fare uscire: l’ingresso, un cocktail da offrire per fare il marpione, le sigarette, la benzina per il booster, il guardaroba… 

Figa, con 985 euro al mese avremmo ripianato il debito pubblico. 

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