Non bastava l’ansia di dover arrivare due ore prima in aeroporto. Non bastava l’ansia del dover pregare tutti i santi per quel centimetro in più nell’altezza del bagaglio a mano. Non bastava l’ansia di dover pesare la valigia per non trovarsi con l’obbligo di vendere un rene, o peggio, fare la giargianata dell’aprirlo – e infilarsi n felpe – sotto lo sguardo di disappunto dei presenti. Pensate che ora c’è chi vorrebbe pesare persino i passeggeri! La proposta shock arriva da alcune compagnie aerei inglesi e no, non è piovuta dal cielo.
Le compagnie aeree – per chi non lo sapesse – calcolano quello che sarà il peso approssimativo dei passeggeri a bordo, in modo da caricare la giusta quantità di carburante, necessaria per non farli restare culo a terra. In media si parla di 88 kg (uomini), 70 kg (donne) e 35 per i bimbi. Pesi più o meno onesti, oseremmo dire.
Se si aggiunge carburante in più del necessario, i costi e le emissioni di CO2 nell’ambiente volano alto. Secondo Nick Brasier – amministratore delegato di Fuel Matrix – intervistato da The Indipendent, un 1% in più di carburante produrrebbe fino allo 0,5% di consumi, per non parlare dei costi! Ed è in questo momento che è si è accesa la lampadina: e se fosse possibile calcolare il peso esatto dei passeggeri? Si risparmierebbe fino a 750 milioni di sterline in tutto il mondo, mica da ridere.
La pesatura – a quanto dicono – avverrebbe di sgamo in modo da rispettare i sentimenti e la privacy dei viaggiatori. Si pensa di effettuarla utilizzando scanner di sicurezza o appositi cuscinetti a pressione.
Denari e ambiente a parte, chi non ha il physique du rôle potrebbe prendersi parecchio male. E qui, come la mettiamo?
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