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Sembra sempre più lontana la decisione definitiva riguardo lo stadio di San Siro. Tra il batti e ribatti di chi spinge per la ristrutturazione e chi al contrario opta per la demolizione in vista della realizzazione di un nuovo stadio, si è fatta largo la voce di Antonella Ranaldi, sovrintendente ai Beni Culturali. La responsabile della conservazione e della valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e artistico della Lombardia si è infatti schierata dalla parte di coloro che non accettano la demolizione. Stando alle sue parole, infatti, il secondo anello sarebbe da considerarsi significativo dal punto di vista architettonico.

Tra le valutazioni riguardo all’aspetto economico, a quello ecologico e anche sentimentale, ecco che adesso l’attenzione si sposta sul valore architettonico che San Siro rappresenta. Nella relazione della Conferenza dei Servizi non si legge nessun rifiuto alla demolizione, anche se al momento sembra opportuno verificare la questione dell’importanza storica. Appare inutile, quindi, procedere con i due nuovi progetti se esiste il rischio che in un futuro prossimo la Sovrintendenza bocci la demolizione. Tant’è vero che, nel frattempo, le dirigenze di Inter e Milan hanno già chiesto ai due studi architettonici ancora in lizza, Populous e Manica-Cmr-Sportium, di provare a integrare il secondo anello dell’attuale stadio nei loro progetti.

Staremo a vedere.

Articolo scritto da Francesca Solazzo

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