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Lifestyle News
miranda

I dati di cui vi parliamo oggi arrivano da Lyst. Per chi non lo sapesse, si tratta di un aggregatore e motore di ricerca internazionale, prevalentemente orientato alla moda di lusso; insomma, praticamente il Chrome di Chiara Ferragni. Lyst ha analizzato il comportamento dell’ultimo trimestre di oltre 9 milioni di utenti in tutto il mondo che hanno acquistato o cercato prodotti negli oltre 12mila negozi e-commerce, rendendo noti i marchi a cui sono stati dedicati la maggior parte degli stipendi duramente sudati e gli oggetti più comprati. E per quelli che come me piangono quattro settimane dopo aver speso 9 euro per una maglietta in fibra di riso, tenetevi forte: c’è da piangere ogni fibra corporea che avete.

PRIMO POSTO: OFF-WHITE
Talmente di nicchia che noi poveri avremmo potuto scambiarla per una marca di fazzoletti, Off-white, brand di moda creato nel non lontano 2012 proprio nella nostra Milano, albeggia invece sul più alto gradino del podio rubando il posto a Gucci. Forse la gente si è rotta le palle di quelle babbucce di plastica da 200 euro, portate con annessi calzettoni di spugna spessi quanto il mantello terrestre? Chiedo eh, Gucci, chiedo.

SECONDO POSTO: BALENCIAGA
Balenciaga mantiene la sua fama sedendosi beatamente sul secondo gradino. No, Balenciaga non è un’esclamazione argentina di stupore davanti a un succulento churrasco; sì, esatto, è proprio quel marchio di lusso che abbiamo visto indossato ai piedi di vari influencer e modelle pronte a pescar trote in uno stagno.

TERZO, QUARTO, QUINTO E SESTO POSTO: ITALIA CAPUT MODA
Beh, il podio lo chiude Gucci, seguito da nomignoli come Versace, Prada e Valentino. Insomma: l’Italia avrà anche un debito pubblico talmente alto da poterlo sanare solamente vendendo Maria de Filippi a un’emittente araba, ma almeno rimane fiore all’occhiello nel panorama mondiale della moda. Almeno quello, dài.

DAL SETTIMO AL SEDICESIMO POSTO: NIKE SEI TUTTI NOI
La classifica annovera comunque Dolce&Gabbana e Givenchy, per le quali sappiamo tutti che il prezzo di un bottone equipara il valore dell’intero nostro guardaroba (assieme a quello di nostra madre). Ma scendendo in classifica, una visione: Nike. Chi più e chi meno, un paio di Nike lo abbiamo tutti, o almeno una felpa o magliettina. Insomma: finalmente un marchio relativamente abbordabile ci dà la possibilità di poter proferire parola, anche a noi poveri. Grazie, Nike.

Passiamo ora all’analisi più specifica dei prodotti più ricercati, richiesti e comprati degli ultimi tre mesi.

PER LEI


Sul podio primeggiano i sandali in nappa imbottita di Bottega Veneta, meglio tradotti come: sandali con motivo Poltrone&Sofà, per una camminata che favorisca la pennica post pranzo. Seguela Mini borsa Le Chiquito di Jacquemus. L’immagine non rende: per mini si intende letteralmente una borsetta di 15 centimetri, al modico prezzo di 430 euro circa. Sì, proprio 400 e passa euro per riuscire a portarsi in giro un pacchetto di Vigorsol. Al terzo posto, le oramai must-have Sneaker Continental 80 di Adidas: carine, abbordabili, si sporcano anche solo guardandole da 4 km di distanza. Ricompare Balenciaga all’ottavo posto che, da futurista, porta la cartoleria come accessorio: un orecchino a forma di spilla da balia. Costo: 450 euro circa. Sia mai che ci serva mentre siamo in treno, macchina o a prendere due carote all’Esselunga.

PER LUI

Al primo posto il Piumino Bramant di Moncler, alla modica cifra di 975 euro. Il nome è sicuramente una garanzia, tanto la certezza di non avere più soldi per i termosifoni in casa, spesi tutti per il capo. Si assesta al secondo gradino la cintura in pelle con fibbia doppia G di Gucci: che dire, Netlog, ci senti? Le Sneakers Air Jordan 1 Mid SE di Nike chiudono il podio. Un nome che sa più di arma nucleare, lo stile ancora che rimanda al 2010 coi Sonohra in sottofondo, ma alla decima posizione, nientepopomeno, c’è lui. Lui. Colui che fa da concorrenza alle più grandi industrie farmaceutiche di contraccettivi: il marsupio, qua precisamente quello Tech Hip Pack di Nike. Ci vogliono circa 40 euro per accaparrarsi la libidine che porta con sé questo pezzo da novanta e circa 1900 euro da spendere dallo psicologo per riprendersi dopo essere usciti con uno che lo porta.

Insomma: la moda passa, ma lo stile resta, diceva Coco Chanel. Non ci resta altro che aspettare che passi.

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