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A Brescia si fanno buoni affari, parola di Esselunga. L’azienda italiana ha infatti deciso di investire la bellezza di 60 milioni per creare il suo terzo punto vendita in città, non contenta dei già esistenti in via della Volta e via Milano. Dalle ceneri dell’ex fabbrica Idra Presse in via Triumplina – che collega la città alla Valtrompia – sorge così un nuovo superstore a tutto hi-tech. Essì, mica un supermercato come gli altri, nossignore!

Mercoledì 27 novembre, a 62 anni dall’inaugurazione del primo supermercato italiano in viale Regina Giovanna (Milano) voluto da quella buonanima di Bernardo Caprotti, nasce un tempio della perdizione senza eguali: 24mila articoli distribuiti su 4600 mq, disponibili fino a notte fonda (sì, cercano personale!).

I prodotti venduti «acquistati direttamente dai produttori, accorciando la rete della distribuzione», come specificato da Sami Kahale, direttore generale di Esselunga, strizzano l’occhio alle tendenze di mercato (bio, eco-sostenibili…) esaudendo i desideri dei consumatori. Una filiera cortissima con ben 400 prodotti provenienti dal territorio, ci tengono a precisare.

Ma entriamo nel vivo del superstore. Si tratta di un edificio di classe A2, caratterizzato da coibentazione esterna, illuminato da 800 luci a led e 190 Kilowattora di pannelli fotovoltaici che permettono di dare un taglio a ben 230 tonnellate di anidride carbonica all’anno.

800 parcheggi gratuiti si trovano nel piano interrato, dove gli avventori potranno usufruire del primo eco-compattatore per bottiglie in plastica che, ogni 10 bottiglie vuote e con codice a barre leggibile, rilascerà un buono da 10 centesimi.

Abbiamo parcheggiato, smaltito le bottigliette che sbucano da ogni dove, possiamo finalmente dirigerci verso l’ingresso. Potete dire addio al classico concetto di supermercato: qui non troverete nessuna cassa. Al contrario sulla sinistra, per i più piccolini, vi sarà un mini store virtuale in cui assieme agli addetti imparare a fare una spesa intelligente.

Continuiamo il tour platonico, con la forneria (vetrata di fronte), bar dove consumare i prodotti acquistati presso la rosticceria (sulla destra) e la pasticceria Elisenda in cui assaporare i dolci realizzati in collaborazione con il ristorante stellato Da Vittorio. Nell’enoteca, chi non capisce un’acca delle 850 etichette presenti riceverà aiuto da un sommelier virtuale che indicherà caratteristiche e abbinamenti della bottiglia scelta.

Per chi non volesse solo far la spesa, Esselunga possiede anche il 51% del parco esterno in cui si trovano Arcaplanet, Cisalfa, Zuiki abbigliamento, Jean Luis David, Conbipel, Upim, Scarpa mondo, Casa shops e un lavasecco. Prima di Natale, completerà il tutto l’apertura della torretta di via Triumplina a tutto bar e ristoranti.

Nonostante la zona sia satura di grandi marche come Conad, Carrefour, Italmark, Aldi, Auchan, i parchi commerciali Freccia Rossa, Campo Grande, e Coop di via Dalmazia, Esselunga afferma di dormire sonni tranquilli.

«La presenza di altri gruppi è sfidante, spinge loro e noi a fare meglio, nell’interesse del cliente», afferma Kahale.

Bhé, avendo alle spalle un maxi centro logistico da 900mila mq – in realizzazione a Ospitaletto – da mezzo miliardo di euro… Chi non se la sentirebbe galla?

Credits immagini

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