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Mentre aspettiamo con ansia le disposizioni in merito alla fase 2, molti di noi stanno già iniziando a ragionare sulle vacanze. Almeno chi può. Giugno, luglio e agosto sembrano ancora lontani e lasciano aperta la speranza che l’estate porti con sé anche la possibilità di una nuova normalità. Il come è ancora un’incognita: non sappiamo se si potrà cambiare regione, se gli ombrelloni saranno distanziati o separati da muri plexiglass, se dovremo prendere il numerino pure per comprare il Calippo al baretto del nostro lido.

Ciò che sappiamo è che, in ogni caso, le vacanze si faranno. È necessario a noi, alla nostra salute mentale, ma è fondamentale anche per il mondo del turismo già profondamente segnato dall’emergenza Coronavirus. Per questo motivo si sta ragionando a un’idea che incoraggi le vacanze, rigorosamente in Italia: un bonus di 500 euro per nucleo familiare. Una proposta sostenuta anche dal ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini nel corso del question time alla Camera. Un modo per sostenere le famiglie, in molti casi private di parte o della totalità dello stipendio, e naturalmente anche le imprese.

“Sto chiedendo – ha spiegato il ministro – un’estensione del credito d’imposta sulle locazioni anche per gli alberghi e le strutture ricettive, un credito d’imposta relativo alla perdita di fatturato di quest’anno rispetto all’anno scorso, misure che estendano tutele ai lavoratori stagionali con l’esigenza però di identificarli chiaramente e soprattutto un incentivo, un tax credit, qualcuno lo ha chiamato bonus vacanze in Italia”. Un provvedimento che quindi serva “a dare liquidità e sostegno alle imprese e aiutare le famiglie con un reddito medio basso ad andare in vacanza avendo un sostegno economico”. Pare evidente quindi che per le vacanze all’estero dovremo aspettare ancora un bel po’, ma questa può essere l’occasione per riscoprire le infinite bellezze del Belpaese. “Se è evidente che l’assenza del turismo internazionale durerà un arco lungo di tempo – ha concluso Franceschini -, è anche evidente che per la stessa ragione gli italiani non andranno in vacanza all’estero. Per questo va fatto un grande investimento sulle vacanze italiane, fare promozione e aiutare gli operatori del settore”.

Articolo scritto da Wendy Migliaccio

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