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Dimmi con quale nome chiami le mestruazioni e ti dirò che tipo di donna sei. Il ciclo (o mestruo) è forse il termine più comune per indicarle, ma attenzione: quei giorni, le rosse, il barone rosso, profondo rosso e il marchese, sono tutti termini dietro l’angolo pronti a trasformare questo piccolo e fisiologico prodigio della biologia in una novella medievale.

A prescindere dalla nomenclatura, a tutte servono gli assorbenti, e su questo non ci piove. A proposito dei quadratini colorati, presenza fissa e immancabile nelle borsette di signore e signorine, abbiamo una notizia che farà esultare tutta la redazione di Freeda e non solo. Vi diciamo solo due parole: rivoluzione rosa.

Per la prima volta nella storia meneghina e italiana, nei bagni dell’Università Statale di Milano arriveranno 10 distributori automatici di assorbenti acquistabili al prezzo calmierato di 20 centesimi. Anche le più smemorate in cerca di una soluzione last minute potranno risolvere rapidamente l’imprevisto, senza whatsappare tutte le amiche sparse nel globo.

Le macchinette, installate in via Festa del Perdono, Città Studi e via Conservatorio, non ospiteranno solo cose da ragazze, ma serviranno a tutti indistintamente, vendendo oggetti come spazzolini, dentifricio, salviette e fazzoletti copriwater. Studenti lindi e puliti, a rapporto!

Questi distributori sono una grande vittoria per UniSì, la lista universitaria che, da 2 anni a questa parte, ne aveva fatto il proprio obiettivo principale. Dopo un lungo e travagliato percorso, eccoli finalmente trionfare:

“Diversi stati negli ultimi anni garantiscono la distribuzione di assorbenti gratuiti nei luoghi della conoscenza. Non abbiamo ottenuto il massimo, cioè la gratuità, ma di fronte a istituzioni sorde, con il nostro percorso l’amministrazione della Statale farà da apripista di un’iniziativa concreta a favore del genere femminile. Attendiamo solo l’installazione, consapevoli che la rappresentanza in questo periodo difficile ha ancora tante imprese e problemi da affrontare per dare garanzie agli studenti per portare avanti con serenità il proprio percorso”, hanno raccontato gli universitari.

La lotta alla tampon tax continua, con il cuore un pochino più leggero.

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