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40 km di binari, 35 stazioni, 120 milioni di passeggeri solo nel 2018. La signora in verde – la linea metropolitana più lunga dell’intera rete milanese – che di giorno in giorno ci accompagna e trasporta più o meno dolcemente e rapidamente in quelle che sono le tappe principali della nostra vita, ha spento 50 candeline.

Se conoscete a memoria tutta la manfrina recitata dall’altoparlante, “Attenzione, treno in transito. Allontanarsi dalla linea gialla di sicurezza” – per quanto vi faccia girare le balle ATM con scioperi e compagnia bella – volente o nolente siete profondamente affezionati alla cara vecchia M2.

Credit immagine

La metropolitana verde di Milano il 4 ottobre 2019 ha festeggiato mezzo secolo di storia, viaggi e scioperi (se proprio vogliam dar subito un taglio alle sviolinate). In occasione di questa ricorrenza, Atm e Comune hanno deciso di regalare un ritocchino da 540 milioni di euro a questa bella signora, dando una spianata alle rughe che le increspavano linea e facciata.

Come? Con queste novità:

1_Nuovi treni di ultima generazione. Dodici nuovi Leonardo da 87 milioni di euro si andranno ad aggiungere ai 34 già in servizio. L’obiettivo è rinnovare completamente il parco mezzi (60 attuali), potenziando il numero delle corse.

2_Verrà installato un sistema di segnalamento che garantirà una maggiore frequenza dei treni (da 150/120 secondi a 90 secondi), comportando un maggior numero di passeggeri a bordo. Fermi, fermi: la gara è partita lo scorso inverno.

3_ Ammodernamento della rete elettrica e accessibilità-abbattimento delle barriere architettoniche tramite la realizzazione di ascensori ecc.

4_Impermeabilizzazione delle gallerie: ricordate l’interruzione Loreto-Udine di questa estate? Bene, verrà replicata ad agosto 2020 per terminare i lavori di riqualifica.

5_Tra gli interventi più importanti che faranno gioco a possibili trasferimenti in quel di Giargialand per chi vuole scappare da Milano, questi sono i futuri prolungamenti e le conseguenti nuove fermate che interesseranno la linea . (Aprite il link, beluga!)

Credit immagine

Un po’ di storia, ora, che non guasta mai.

La Verde, nella tratta tra Cascina Gobba e Caiazzo, è stata aperta al pubblico nel settembre 1969. Sebbene viene indicato il giorno 27, l’inaugurazione ufficiale avvenne il 4 ottobre, come riportato sulle locandine dell’epoca.

A dare il benvenuto a quello che veniva considerato un passo avanti per risolvere i problemi del traffico e collegare la città con la sua regione furono il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e le principali istituzioni. Per la conformazione attuale della linea, però, bisognerà aspettare il 20 febbraio 2011, quando venne aperta la nuova diramazione tra Famagosta e Assago – Milanofiori Forum. Con questa aggiunta, la linea verde si portò a casa il titolo di più lunga, battendo le altre colorate colleghe. Un’altra particolarità è che scorre anche in superficie. Se non ve ne siete mai accorti, è perché non vi siete spinti fin laggiù.

Ma ora basta, vediamo il fumo uscirvi dalle orecchie.

100 di questi anni, cara signora in verde!

Credit immagine copertina

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